30 dicembre 2007

Installazione Logitech QuickCam for Notebooks su Gutsy

Color Image
Dopo aver installato Gutsy sul computer del mio amico, si è presentata l'impellente necessità di far funzionare la sua webcam con il pinguino.
Purtroppo però la versione del modulo del Kernel che gestisce le webcam integrato in Gutsy non è sufficientemente aggiornato per far funzionare la QuickCam® for Notebooks prodotta dalla Logitech (identificativo della periferica 046d:08dd).
Tuttavia dal 24/12/2007 la nuova versione di GSPCA supporta (abbastanza aggiungerei) la webcam in questione.

Dunque scarichiamo la nuova versione da qui.
Apriamo il Terminale (oppure Konsole per chi avesse KDE) e portiamoci nella directory in cui abbiamo scaricato il modulo (cd /percorso/fino/al/file/).
Poi scriviamo:
tar xvfz gspcav1-20071224.tar.gz
cd gspcav1-20071224
Ora assicuriamoci di avere tutti i pacchetti necessari tramite il comando:
sudo apt-get install linux-headers-$(uname -r) build-essential make automake autoconf g++ gcc
Fatto ciò procediamo con:
make sudo make install sudo depmod -ae sudo modprobe gspca
Ora possiamo inserire la webcam.

Per testarla useremo Camorama un programma per acquisire le immagini da webcam; per installarlo, come al solito facciamo:
sudo apt-get install camorama
E per avviarlo sarà sufficiente andare su (Applicazioni->Grafica->Visualizzatore per webcam Camorama).
È molto probabile che ciò che vedrete sia una finestrella nera, questo perché sarà necessario modificare alcuni parametri del modulo Kernel delle webcam.

Importante: tutte le valutazioni sulla qualità di immagine della webcam acquisite con Camorama dovrebbero essere fatte applicando un effetto all'immagine, poiché Camorama visualizza (almeno con le webcam Logitech) un'immagine con toni di blu.
Per applicare un effetto è sufficiente cliccare di destro nel riquadro Effects (lato destro dell'applicazione) e cliccare su Add Filter->Color Correction.

Se l'immagine risulta troppo scura proviamo a modificare i parametri del modulo GSPCA; per farlo chiudiamo prima Camorama.

Tramite i comandi:
modinfo gspca
oppure
ls /sys/module/gspca/parameters/
è posssibile individuare i parametri disponibili.

Ecco un elenco di quelli attualmente disponibili (con la nuova versione 2007-12-24 di gspca):
autoexpo: Enable/Disable auto exposure (default=1: enabled) (PC-CAM 600/Zc03xx/spca561a/Etoms Only !!!) (int)
questo parametro permette di abilitare/disabilitare il controllo automatico dell'esposizione. Valori ammissibili 1 (abilitato) e 0 (disabilitato); valore predefinito 1.
debug level: 0=none, 1=init/detection, 2=warning, 3=config/control, 4=function call, 5=max (int)
questo parametro influenza il numero di messaggi di debug prodotti dal modulo (utile nel caso qualcosa vada storto). Valori ammissibili da 0 (disabilitato) a 5(un gran numero di messaggi prodotti per ogni attività); valore predefinito 0.
force_rgb: Read RGB instead of BGR (int)
questo parametro impone al modulo di utilizzare il modello RGB (Red-Green-Blue) piuttosto che il modello (Blue-Green-Red). Questo parametro influenza la visualizzazione dell'immagine sia in Camorama che in altre applicazioni, infatti, se attivo Camorama visualizzerà correttamente le immagini senza dover aggiungere il filtro Color Correction, al contrario però altre applicazioni visualizzeranno le immagini in toni di blu. Valori ammissibili 1 (abilitato) e 0 (disabilitato); valore predefinito 0.
gamma: gamma setting range 0 to 7 3-> gamma=1 (int)
questo parametro influenza il gamma dell'immagine e quindi la sua luminosità. Valori ammissibili da 0 a 7; valore predefinito 3; valore consigliato 5.
OffRedffRed setting range -128 to 128 (int)
questo parametro influenza il livello del rosso. Valori ammissibili da -128 a 128; valore predefinito 0.
OffBlueffBlue setting range -128 to 128 (int)
questo parametro influenza il livello del blu. Valori ammissibili da -128 a 128; valore predefinito 0.
OffGreenffGreen setting range -128 to 128 (int)
questo parametro influenza il livello del verde. Valori ammissibili da -128 a 128; valore predefinito 0.
GRed: Gain Red setting range 0 to 512 /256 (int)
questo parametro influenza il valore del guadagno per il rosso. Valori ammissibili da 0 a 512; valore predefinito 256.
GBlue: Gain Blue setting range 0 to 512 /256 (int)
questo parametro influenza il valore del guadagno per il blu. Valori ammissibili da 0 a 512; valore predefinito 256.
GGreen: Gain Green setting range 0 to 512 /256 (int)
questo parametro influenza il valore del guadagno per il verde. Valori ammissibili da 0 a 512; valore predefinito 256.
compress: Turn on/off compression (not functional yet) (int)
questo parametro abilita/disabilita la compressione delle immagini. Valori ammissibili 0 (disabilitato) e 1 (abilitato). Non funzionante!
usbgrabber:Is a usb grabber 0x0733:0x0430 ? (default 1) (int)
parametro di cui non conosco il significato, ma non è importante per il modello di webcam preso in analisi
lightfreq: Light frequency banding filter. Set to 50 or 60 Hz, or 0 for NoFlicker (default=50) Zc03xx only (int)
parametro che influenza la frequenza di acquisizione. Valori ammissibili 0 (senza sfarfallio) 50 (acquisizione a 50 Hz) 60 (acquisizione a 60 Hz); valore predefinito 50.
force_gamma_id: Forced assigning ID of contrast settings (0=default,1,2,3) Zc03xx only (int)
parametro che seleziona il tipo di impostazioni per il contrasto. Valori ammissibili da 0 a 3; valore predefinito 0.
force_sensor_id: Forced assigning ID sensor (Zc03xx only). Dangerous, only for experts !!! (int)
impone al modulo di utilizzare il rilevamento tramite un sensore prefefinito. Sconsigliato l'utilizzo!

Ora vediamo come modificare questi parametri:
sudo su cd /sys/module/gspca/parameters
echo "valorescelto" > nomeparametro (inserire il valore scelto tra le virgolette!)

dopo aver ripetuto la procedura per tutti i parametri che si volevano modificare:
exit

Ora riavviate Camorama e controllate il risultato, se non vi soddisfa, modificate ancora i parametri.
Personalmente i parametri che ho ritenuto utile modificare sono:
  • gamma (5)
  • force_rgb (0)
  • GRed (420)
  • GGreen (420)
  • GBlue (420)
Una volta soddisfatti dei parametri, dobbiamo "salvarli" in modo tale da conservare le nostre impostazioni dopo ogni riavvio del computer.
Per farlo dobbiamo scrivere:
sudo gedit /etc/modprobe.d/options

ed inserire alla fine del documento che si aprirà queste linee:

#Impostazioni per la webcam
options gspca force_rgb=0 gamma=5 GRed=420 GGreen=420 GBlue=420

Ovviamente se avete modificato altri parametri dovete aggiungerli di seguito (sulla stessa riga e separati da spazi) con il formato:
nomeparametro=valore

Una volta salvato il file potrete riavviare il vostro computer senza perdere le impostazioni scelte.
Buon divertimento e a presto.

Blogged with Flock

28 dicembre 2007

Swap

Molte volte ho sentito chiedere domande riguardanti lo swap, oggi vedremo in maniera molto semplice a cosa serve e quanto spazio dedicare ad esso.

Ogni programma in esecuzione su un computer richiede della memoria per poter essere eseguito, tale memoria è messa a disposizione dalla RAM presente sul vostro PC. Tuttavia può succedere che il totale della memoria richiesta dai programmi in esecuzione sia superiore rispetto alla quantità disponibile fisicamente. In questo caso è dunque necessario liberare un po' di spazio sulla vostra RAM e qui entra in gioco il sistema operativo che si occupa di effettuare il cosiddetto swap.

Lo swap consiste infatti nello spostare blocchi di dati presenti nella memoria RAM (o memoria di lavoro) sul disco rigido (o memoria secondaria). Il beneficio di fare questo sta nel fatto che porzioni di RAM precedentemente occupate vengono liberate per permettere l'esecuzione di nuove applicazioni.
Purtroppo come sempre c'è un prezzo da pagare per i benefici ottenuti tramite swap, infatti tutti i dati che sono portati sull'hard disk devono essere riportati in RAM prima di poter essere utilizzati. Il problema è che gli hard disk sono molto lenti se confrontati rispetto alla RAM (circa 1000 volte più lenti). Quindi quando un programma che è stato "swappato" deve tornare in esecuzione esso deve essere ricaricato prima in memoria, e poi eseguito. Questo passaggio aggiuntivo provoca ritardi relativamente piccoli (ma facilmente percettibili).

Ora vediamo quanto spazio destinare allo swap nel sistema operativo GNU/Linux. Poniamoci in tre situazioni tipo:
  1. Il nostro sistema operativo deve essere un server: in tal caso sarà preferibile avere un sistema che risponde rapidamente alle richieste e che tenda quindi ad evitare lo swapping, per cui una partizione di swap di dimensioni pari alla metà della quantità di RAM presente sulla macchina dovrebbe funzionare.
  2. Il nostro sistema operativo è destinato ad utilizzo desktop: in tal caso è utile avere abbastanza swap poiché è possibile che più di qualche applicazione sia inattiva in un dato momento. Perciò una partizione di swap di dimensioni fino al doppio della quantità di RAM presente sulla macchina dovrebbe, anche in questo caso, andare bene.
  3. Il nostro sistema operativo lavora su una macchina datata e con basse prestazioni: in tal caso più swap c'è meglio è quindi almeno un GB è da dedicare a swap.
Senza dubbio questo articolo non ha pretese di dettar legge in materia di dimensionamento dello swap, ma semplicemente ha l'intento di cercare di chiarire alcuni concetti che sono alla base del funzionamento di tutti (o quasi) i sistemi operativi moderni.
A presto.

Blogged with Flock

20 dicembre 2007

Flock: il social browser



Questa volta vorrei parlare del nuovo social browser che sto valutando. Il suo nome è Flock ed è un browser che integra molte delle funzionalità che milioni di utenti usano ogni giorno.
Questo browser nasce da un'evoluzione di Firefox e quindi presenta tutte le grandi potenzialità del famoso prodotto di casa Mozilla:
  • estendibilità
  • personalizzazione dell'interfaccia
  • gestione dei download
ed altri vantaggi che chi utilizza Firefox conosce bene.

In aggiunta però Flock permette di gestire un buon numero di servizi dell'era del Web 2.0:
Il nome Youtube dice niente? Infatti se avete un account su youtube potete caricare i vostri video direttamente dal browser.

Non è finita qui, se avete un account su una delle piattaforme blog più popolari, come ad esempio blogger oppure wordpress, allora potete scrivere direttamente dal browser i vostri articoli, senza dover andare nelle apposite pagine web ed inoltre potete usufruire di un'utile web clipboard in cui salvare citazioni di articoli, o riferimenti ad immagini.

Per quanto riguarda la condivisione delle foto, Flock offre un pieno supporto agli account Flickr per i quali è possibile caricare (tramite modalità simili a quelle previste per i video) le vostre foto con pochi click e direttamente dal browser.
Purtroppo non è prevista ancora un'integrazione con Picasa, che tuttavia dovrebbe essere integrato molto rapidamente a partire da una delle prossime versioni.

Ecco l'elenco dei servizi supportati attualmente:
  • Flickr
  • Photobucket
  • Piczo
  • Youtube
  • Blogger
  • Blogsome
  • LiveJournal
  • Typepad
  • WordPress.com
  • Xanga
  • del.icio.us
  • Magnolia
Per gli utenti di (*)Ubuntu è possibile scaricare il pacchetto pre-compilato da qui per installarlo basta fare doppio click (ubuntu) sul pacchetto e completare l'installazione, come al solito, fatto ciò nel vostro menu comparirà l'applicazione Flock che potrete trovare nell'area Internet.

Ricordo inoltre che Flock è multipiattaforma ed è dunque possibile eseguirlo anche su Windows e su Mac.
Buon social browsing a tutti.

Blogged with Flock

14 novembre 2007

Usare il servizio di GTalk con Gajim

Ecco una guida su come utilizzare in un altro modo il vostro account gmail.
Non tutti, infatti, hanno notato che creando un account GMail c'è compreso un utile servizio di messaggistica istantanea chiamato GTalk.
Questo servizio funziona esattamente come MSN messenger, sebbene goda di minor fama allo stato attuale.

Vediamo come utilizzarlo con il nostro Ubuntu.
Sebbene Pidgin supporti GTalk, in questo articolo tratterò di quello che ritengo un ottimo client Jabber (il protocollo utilizzato da GTalk): Gajim.

Per installarlo con Ubuntu, al solito, è sufficiente scrivere:

sudo apt-get install gajim

et voilà! Pronti per avviare.

Al primo avvio vi verrà chiesto di inserire un account per la rete Jabber:


Se avete un account GMail potete scegliere l'opzione "Ho già un account da usare".


Riempite i campi del modulo come indicato nella figura:
  • Nel campo "Nome utente" inserite il vostro nome utente della vostra GMail (la parte prima della chiocciola, per intenderci)
  • nel campo "Server" inserite "talk.google.com" (senza virgolette ovviamente)
  • nel campo "Password", indovinate... la vostra password di GMail


Ora è importante cliccare su Avanzato e potrete procedere per modificare alcuni parametri del vostro account.

In questo pannello dobbiamo apportare qualche piccola modifica:
  • modificate il campo "Nome" inserendo un nome come "GTalk" o (perché no) "Account GMail", questo è un passaggio opzionale, ma lo raccomando ugualmente perché utile distintivo nel caso vogliate gestire più account (perché è possibile farlo!)
  • modificate il campo "ID Jabber" inserendo dopo la chiocciola "gmail.com", ossia il vostro ID Jabber deve coincidere con la vostra GMail
Ecco fatto! Ora potete aggiungere i vostri contatti Jabber tramite il pannello che si trova in "Azioni->Aggiungi contatto", inserendo l'ID Jabber dei vostri contatti (che per gli utenti di GMail ricordo essere uguale all'indirizzo email) ed il Nickname che volete sia visualizzato per identificarli.

Usate questo splendido protocollo libero e diffonde la voce tra i vostri amici.

NOTA: per gli utenti di KDE (oltre Kopete) consiglio un ottimo client per Jabber che si chiama PSI
Mentre per gli utenti di Windows esite un client chiamato GTalk realizzato direttamente da Google

8 novembre 2007

Leggere la posta di Hotmail con Thunderbird

Utilizzando Thunderbird come client di posta, mi sono posto il problema di riuscire a controllare la mia elettronica di hotmail senza dover aprire il browser ogni volta.
Ricordo a tutti che Thunderbird è un client di posta multipiattaforma ed è presente sia su Windows, sia su MacOS e anche su GNU/Linux.
Se anche voi siete interessati a questo tipo di comodità, allora basterà seguire la breve guida riportata qui sotto e potrete sempre avere a portata di mano la vostra webmail preferita.

Si tratta semplicemente di installare un'estensione al vostro Thunderbird; l'estensione in questione si chiama WebMail ed è reperibile presso questo sito:


nella sezione download. Da qui dovrete scaricare la versione di WebMail ed una delle estensioni dichiarate come opzionali, a seconda delle webmail di cui desiderate leggere la posta.

Per scaricare le estensioni è necessario fare click di destro sui collegamenti e quindi "salvare destinazione (o collegamento) con nome", scegliete la cartella in cui salvare le estensioni, e quindi aprite il pannello delle estensioni di Thunderbird, raggiungibile tramite "Strumenti->Componenti aggiuntivi". Una volta raggiunto il pannello in questione è sufficiente cliccare sul pulsante "Installa" e selezionare una alla volta le due estensioni scaricate in precedenza.
Fatto ciò riavviate Thunderbird.

Ecco fatto bisogna definire le impostazioni per il vostro account di posta elettronica, per farlo dovrete andare su "File->Nuovo->Account..."


selezionare l'opzione "WebMail"


inserite il nome che volete utilizzare con questo account e l'email che volete controllare


inserite di nuovo la vostra email nel campo "Nome utente posta in entrata"


Fatto!
Ora potete dimenticare le lunghe attese per caricare le pagine web delle vostre webmail per leggere solo un messaggio di spam ;)

1 novembre 2007

Disattivare i documenti recenti in Ubuntu

Nel menù "Risorse" di GNOME è possibile accedere velocemente ai documenti(testo, immagini, video, musica, ecc.) aperti di recente.

Personalmente non ho mai amato questa funzionalità, dato che la maggior parte delle volte apro files su dispositivi esterni come penne usb, hard disk esterni, rendendo quindi inutile la registrazione dell'accesso ad essi. È sempre possibile cancellare ogni volta la cronologia dei "Documenti Recenti", ma ancora meglio è evitare la creazione di questa cronologia.

Per disattivare dunque la registrazione dei documenti recenti è sufficiente aprire il terminale (Applicazioni -> Accessori -> Terminale) e digitare:

rm ~/.recently-used.xbel
mkdir ~/.recently-used.xbel

Qualora voleste riabilitare la funzionalità di registrazione dei documenti recenti sarà sufficiente scrivere nel terminale:

rmdir ~/.recently-used.xbel/
touch ~/.recently-used.xbel


25 ottobre 2007

Thuderbird nella traybar

Se, come me, preferite thunderbird come client di posta elettronica, allora non potete lasciarvi sfuggire, questa utilissima estensione che permette di minimizzare nella vostra systray il mitico programma della mozilla foundation.


In questo modo il vostro thunderbird sarà sempre attivo e vi informerà in tempo reale sulle nuove email ricevute.

Aggiornamento (solo per Ubuntu):

Un altro modo di ottenere lo stesso risultato è tramite una comoda applicazione di nome ALLTRAY, essa permette di ridurre nella traybar qualunque programma.

Per installarlo sarà sufficiente scrivere nel terminale:

sudo apt-get install alltray


Per avviare ora thunderbird da terminale è sufficiente scrivere:

alltray thunderbird &

Se invece volete che thunderbird si avvii appena effettuate l'accesso sulla vostra postazione sotto GNOME sarà sufficiente inserire sotto Sistema->Preferenze->Sessioni una nuova voce che avvierà in automatico thunderbird.

Per farlo cliccate su "Aggiungi"; in "Nome" scrivete ciò che preferite, mentre come "Comando" scrivete:

alltray thunderbird

Per concludere inserite sotto "Commento" ciò che volete ed il gioco è fatto

20 ottobre 2007

Horror: Toshiba P100, Ubuntu, Gutsy e l'ACPI

Questi potrebbero essere tranquillamente gli ingredienti di un film dell'orrore, chi usa un Toshiba della (s)fortunata serie P100 sa di cosa parlo.

Ebbene dopo varie peripezie sono riuscito ad avere il suono sul mio portatile Toshiba.
Infatti durante l'installazione della nuova versione del sistema operativo sponsorizzato dalla Canonical ho notato che non si poteva apprezzare il suono della distribuzione sudafricana.

Così armato di pazienza, un buon editor di testo, ed il nostro fedele terminale ho cominciato a cercare una soluzione.

Il punto della situazione è che il nuovo kernel adottato da ubuntu ha dei problemi con l'acpi del portatile in questione, quindi è necessario scaricare il kernel della versione precedente di ubuntu.
Scaricate tutti e tre i pacchetti:

linux-image-2.6.20-16-generic
linux-restricted-modules-2.6.20-16-generic
linux-headers-2.6.20-16 (opzionale, ma consigliato)

Salvateli dove volete ed installate i pacchetti (basta fare doppio click), fatto ciò
RIAVVIATE IL SISTEMA e scegliete di avviare il kernel 2.6.20-16-generic dal menu di avvio di GRUB.

Bentornati, ora aprite il terminale e scrivete:

sudo apt-get install build-essential iasl
mkdir acpi
cd acpi/

Non chiudete il terminale ci servirà ancora!
Scaricate la DSDT da questo LINK (valido se avete un P100-407, altrimenti cercate sul sito quello più adatto a voi) e salvate il file nella cartella "acpi" creata nella vostra home.
Tornate nel terminale e scrivete:

tar xvf Toshiba-P100-407-3.30-custom.asl.gz
iasl -tc dsdt.dsl
sudo cp dsdt.aml /etc/initramfs-tools/DSDT.aml
sudo dpkg-reconfigure linux-image-$(uname -r)

Ecco fatto ora riavviate nuovamente il vostro portatile e se tutto è andato liscio avrete il vostro agognato sonoro al login della distribuzione.


ATTENZIONE: NON USATE IL GESTORE DRIVER CON RESTRIZIONI PER INSTALLARE I DRIVER DELLA SCHEDA VIDEO, MA SEGUITE LA PROCEDURA MANUALE (la wiki di ubuntu spiega come fare)

17 ottobre 2007

Ubuntu, perche?!

Durante l'attesa per l'imminente rilascio della nuova versione del nuovissimo Gutsy Gibbon, mi sono imbattuto in un video piuttosto interessante, che spiega in termini molto semplici perché bisognerebbe decidere (o anche solo valutare l'ipotesi) di passare ad un sistema operativo GNU/Linux.

VIDEO

Se avete 10 minuti liberi, vi consiglio di vedere questo videodi ArcoIris, infatti chiarisce i concetti di free software e di open source, descrivendone i vantaggi tecnici e non.

(qui sotto la versione in streaming dello stesso filmato) Video rimosso per via del noioso autoplay. Tuttavia è ancora possibile scaricarlo dal link precedentemente indicato.

Buona Visione.


Aggiornamento: un altro video reperito su youtube: un piccolo documentario sul software libero, le sue radici ed i suoi princìpi

14 ottobre 2007

KDE Features (parte 1) - Katapult

Con questo primo articolo vorrei inaugurare una serie di altri post dedicati alle funzionalità che apprezzo di più del mondo GNU/Linux, in particolare di KDE.

Questa volta vorrei parlarvi di un'applicazione che si chiama Katapult.
Quest'applicazione, standard su quasi tutte le distribuzioni che usano KDE come desktop environment, permette di lanciare molto rapidamente tutti programmi installati sul vostro computer.


Se siete stanchi di dover percorrere in lungo ed in largo il vostro menù delle applicazioni, per cercare il programma che vi serve in quel momento, se volete velocizzare l'accesso ai vostri programmi preferiti, allora Katapult fa al caso vostro.

Per eseguire katapult dovete ahimé raggiungerlo via menù, ma una volta trovato (KDE menù->Accessori->Katapult) ed eseguito potrete apprezzarne tutta la funzionalità.
Potete ora accedere alle vostre applicazioni molto semplicemente, basta premere "ALT+SPAZIO" e scrivere il nome (o parte di esso) dell'applicazione che desiderate avviare, premete INVIO ed il gioco è fatto.



Con Katapult è inoltre possibile svolgere semplici calcoli digitando numeri ed operazioni, il risultato verrà visualizzato accanto all'operazione eseguita.

Oppure potete raggiungere le pagine salvate nei vostri preferiti di konqueror (browser web) scrivendo il nome con cui sono salvati, o ancora avviare le canzoni della vostra libreria di amarok (riproduttore musicale).

Insomma Katapult è una delle applicazioni di KDE che permettono di svolgere in maniera più semplice ed efficace il "lavoro" di tutti i giorni.

2 ottobre 2007

BENVENUTI

LA STORIA CI INSEGNA CHE QUANDO ARTE E INTELLETTO SI UNISCONO DANNO VITA ALLE PIU’ BELLE OPERE MAI CREATE.
CON QUESTO BLOG CERCHEREMO DI RICREARE QUESTA ALCHIMIA.
UN MUSICISTA E UN INGEGNERE APRONO UN DOJO PER DIRE LA LORO.
IL SIPARIO E’ APERTO, GODETEVI LO SPETTACOLO!

30 settembre 2007

Come partizionare un Hard Disk utilizzando la shell di linux

Esistono molti programmi per gestire le partizioni del vostro hard disk, sia per sistemi operativi Windows che GNU/Linux, alcuni a pagamento (!!) ed altri gratuiti (ed altri anche LIBERI).
In ambiente GNU/Linux consiglio caldamente GParted, un tool grafico per modificare le partizioni del proprio hard disk.

Se però come me non avete un DE come GNOME, e non avete voglia di installare troppe librerie di sistema per utilizzare il suddetto tool, allora ecco come creare delle partizioni direttamente dalla riga di comando.
Supponendo di avere un disco rigido appena acquistato, o comunque completamente vuoto creare una, o più partizioni è molto semplice.

Come amministratore si avvia il programma per la creazione di partizioni:

sudo fdisk /dev/sda

Fatto questo il programma ci permetterà di gestire il nostro disco.
  1. Premere n per creare una nuova partizione:
    • verrà chiesto il tipo di partizione, "e" per estesa, "p" per primaria
    • verrà chiesto il numero della partizione
    • verrà chiesto il primo cilindro della partizione, premere tranquillamente ENTER senza scrivere nulla
    • verrà chiesto l'ultimo cilindro della partizione (per creare una partizione di 10GB scrivere +10240M), premendo ENTER viene utilizzato tutto lo spazio disponibile
  2. Premere w per scrivere la tabella delle partizioni (in questo modo salviamo le modifiche apportate)
Specificando un valore inferiore allo spazio disponibile, nel punto 1., sì potranno creare altre partizioni successivamente alla prima, sempre premendo n

A questo punto potete decidere come formattare (non è una parolaccia) la vostra partizione; ammettendo di voler usare ext3 come filesystem, dovremo scrivere:

sudo mkfs.ext3 /dev/sda1

Ora potete dare un nome alla vostra partizione tramite il comando:

sudo e2label /dev/sda1 BACKUP

Ovviamente al posto di BACKUP potete mettere l'etichetta che preferite.

Fatto ciò siete pronti per montare il vostro hard disk.
ATTENZIONE: assicuratevi che la formattazione sia terminata prima di proseguire.

Possiamo rimuovere il nostro hard disk dalla porta usb, quinidi reinseriamolo.
Se tutto è ok verrà automaticamente montato il nostro hard disk nella posizione /media/BACKUP

Arrivati a questo punto si potrebbe verificare un'inconveniente, non potete scrivere sul vostro hard disk perché non ne avete l'autorizzazione (!?).

Tranquilli, per risolvere vi basterà digitare il seguente comando:

sudo chown -R nomeutente /media/BACKUP

Ovviamente "nomeutente", è il nome con cui si effettua il login, quindi sostituitelo opportunamente!

Ecco fatto il vostro hard disk è partizionato e pronto per contenere tutti i vostri dati.

Buono Storage.

28 settembre 2007

Hello World

Rubando qualche idea dalla tradizione informatica, che vuole che ogni sperimentazione con nuovi linguaggi di programmazione inizi con la visualizzazione di un Hello World, ecco qui l'adattamento al mondo dei Blog.

Ciao Mondo.